LE NOSTRE SEDI
Il Centro Clinico Diagnostico G.B. Morgagni S.r.l. Casa di Cura opera su due presidi:
Presidio polispecialistico escluso ostetricia (Catania 1972)
Presidio Cardiologico Cardiochirurgico (Centro Cuore - Pedara 1993)
Dal 2011 Policlinico G.B Morgagni, per fusione:
Unità Funzionali Presidio di Catania
Terapia Intensiva
Chirurgia Generale
Urologia
Neurochirurgia
Otorinolaringoiatria
Ortopedia
Oculistica
Oncologia
Riabilitazione
Lungodegenza
Unità Funzionali Presidio di Pedara
Chirurgia del Cuore e dei Vasi
Riabilitazione Cardiologica
UTIC
Terapia Intensiva
Terapia Subintensiva
Personale Complessivo
Medici Specialisti: 185
Altri Ruoli: 517
Media Annua
Accessi Ambulatoriali: 77.075
Procedure in Ricovero: 14.558
CARDIOLOGIA STRUTTURALE IN CENTRO CUORE
Se c’è una branca della Medicina che negli ultimi decenni ha costituito una vera rivoluzione procedurale e tecnologica questa è l’interventistica cardiovascolare che viene effettua quotidianamente nei laboratori di Emodinamica.
La piscina che si prende cura anche dell’autismo
Un approccio sistemico
Se a far male non è un muscolo, né le vertebre, né il tendine operato, ma quando sembra che ostile e doloroso sia tutto il mondo che sta fuori di noi, serve un approccio sistemico: un metodo di intervento che sappia abbracciare - con delicatezza e sicurezza - ogni fragilità, per costruire con il paziente un percorso di benessere personalizzato.
Alta chirurgia oculistica, fil rouge Catania-Parma
Una telecamera in sala operatoria
Una telecamera inquadra decine di volti attenti, un’altra i movimenti delle mani di un chirurgo. In mezzo ci sono mille e trecento chilometri di distanza, quella che separa Catania da Parma.
Il primo evento interregionale organizzato dalla “S.I.GLA. Surgical Academy”, la scuola di alta formazione per chirurghi oculisti della Società Italiana Glaucoma, ha unito le due città che in Italia esprimono le professionalità più altamente specializzate in questa patologia, che è così grave e subdola che, in assenza di interventi adeguati, si attesta come la seconda causa di cecità nei Paesi industrializzati occidentali.