L’intervista – Dr.ssa Lucia Leontino

20 Settembre 2018

L’intervista – Dr.ssa Lucia Leontino

Il servizio infermieristico nel gruppo Morgagni è di enorme importanza e su questo servizio si fa affidamento da sempre. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: operatori sempre a disposizione dell’utenza, con senso di responsabilità e non comuni doti di umanità nei riguardi dei malati e dei loro parenti. Non secondaria dunque l’organizzazione del servizio che nella casa di cura di Catania è gestita dalla dott.ssa Lucia Leontino, laureata in Scienze infermieristiche che si fa carico quotidianamente dei doveri e dei diritti degli infermieri, con risultati lusinghieri dal punto di vista dell’ottimizzazione del lavoro. Oggi è la dott.ssa Leontino a rispondere alle nostre domande.

 

Dott.ssa Leontino, lei è piemontese ma da anni vive e lavora in Sicilia…

“Sì, sono nata a Saluzzo, in provincia di Cuneo, in Piemonte in un ospedale pubblico ho lavorato per dieci anni come infermiera, ma nel ‘94 ho deciso di seguire mia sorella in Sicilia. Lei lavorava in un ospedale di Catania. Dopo cinque anni, nel ‘99 sono arrivata nella casa di cura di Catania dove attualmente svolgo il mio lavoro di direttrice del servizio infermieristico”.

 

Quanti sono gli infermieri che operano nel presidio di Catania?

Circa 150, tra dipendenti dell’azienda e ausiliari della cooperativa Opera Servizi. Devo dire con tutta sincerità che mi affiancano operatori davvero in gamba, con un alto senso del dovere e con professionalità. Sono assistita da una decina di caposala con i quali ho splendidi rapporti e se il servizio, come ci è riconosciuto da tutti, funziona bene il merito è sicuramente anche loro. C’è un ottimo rapporto di collaborazione e nessuno si tira indietro se ci sono difficoltà da affrontare. Dal 2007 sono direttrice del servizio infermieristico e in più di dieci anni ho avuto tante significative soddisfazioni dal punto di vista professionale”.

 

Ci sono ricordi particolari in questi anni di attività nel gruppo Morgagni?

“Beh sì, uno in particolare, quando nel ‘99 con il dott. Battaglia fu aperto il servizio di terapia intensiva. Fu un momento intenso che provocò in tutti noi operatori, medici e infermieri, grande entusiasmo e voglia di fare”.

 

I rapporti con i medici sono soddisfacenti…

“Sì, sicuramente. E non solo con il personale medico. Abbiamo spesso incontri con la direzione sanitaria e con il prof. Castorina. Se ci sono problemi, difficoltà di qualche tipo, loro ci aiutano a superarli. Peraltro scambiamo spesso le nostre opinioni. L’azienda conosce alla perfezione la nostra situazione, i nostri spazi e non abbiamo mai percepito disinteresse o disattenzione”.

 

Dott. ssa Leontino, lei è piemontese ed è in Piemonte che ha iniziato la sua attività lavorando in un ospedale pubblico. Da olte vent’anni lavora in Sicilia in una struttura privata. Che differenze ci sono fra nord e sud e per quel che riguarda la sua esperienza fra pubblico e privato?

“Quante ore ho a disposizione per rispondere a questa sua doppia domanda? Scherzi a parte, le differenze ci sono e sono visibili ad occhio nudo. In Piemonte dove ho lavorato per dieci anni ricordo il profondo rispetto delle regole, un rispetto quasi maniacale. Non che qui in Sicilia le regole non si rispettano, ma diciamo che c’è una certa, chiamiamola, flessibilità. Comunque per quel che mi riguarda alla Morgagni ho a che fare ogni giorno con lavoratori che hanno un alto senso di responsabilità e professionalità. Sono mondi diversi, ma la voglia di fare e di fare bene è uguale. Comunque qui a Catania, sto bene, lavoro con entusiasmo e non ho mai avuto rimpianti o la voglia di tornare al nord. Credo di essere stata sufficientemente chiara…”.

 

GIGI MACCHI

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