L’intervista – Dr. Salvatore Tribastone

15 Febbraio 2018

L’intervista – Dr. Salvatore Tribastone

Dopo quella al dott. Sebastiano Catalano, direttore sanitario della Morgagni Catania, vi proponiamo adesso l’intervista al dott. Salvatore Tribastone, Direttore Sanitario e Direttore del Dipartimento di Cardiologia e Chirurgia Cardiovascolare del secondo presidio della casa di cura, il Centro Cuore di Pedara, struttura riconosciuta a livello nazionale di eccellenza per quel che riguarda la cardiologia e cardiochirurgia.

 

Da quanto tempo è nel gruppo Morgagni?

“Da quasi trent’anni, per la precisione dal 1989 nella casa di cura Morgagni di Catania, quindi dal 1993, anno della sua fondazione, al Centro Cuore di Pedara. Sono nato a Ragusa, ho frequentato la facoltà di medicina e chirurgia all’Università di Siena. Ma nell’ultimo anno sono venuto a Catania per frequentare la scuola cardiochirurgica catanese presso l’Ospedale Ferrarotto. Conseguo nello stesso Ateneo la Laurea in Medicina e la specializzazione in Cardiochirurgia. Nell’89, come detto, sono entrato a far parte della mia casa di sempre, la clinica Morgagni”.

 

Cosa pensa della cardiochirurgia di oggi, come l’ha vissuta nel passato e cosa può riservare il futuro?

“Ho dedicato gran parte della mia vita allo studio e alla cura del cuore. Rispetto al passato passi avanti ne abbiamo fatti tanti. Dalla cardiochirurgia tradizionale siamo passati a tecniche meno invasive, utili comunque a garantire il successo della cura. E nel Centro di Pedara siamo all’avanguardia, per il personale medico e infermieristico e per la strumentistica. Tecnologicamente, e lo dico con orgoglio, siamo all’avanguardia in Italia. Collaboro da anni con la SICCH, la Società Italiana di Cardiochirurgia. Sono stato testimone dello sviluppo della Cardiochirurgia in Sicilia e dell’incontro con varie scuole europee e internazionali presso il Centro. Mi piace ricordare l’amicizia personale con Teruisha Kazui che con la sua tecnica, oggi utilizzata in tutto il mondo, ha cambiato l’esito della chirurgia dell’aorta toracica e della dissecazione aortica. Il Prof. Kazui come altri grandi nomi del panorama cardiochirurgico internazionale, cito fra i tanti Planche, Brawn e Pierangeli, ha collaborato con il Centro di Pedara.

Ricordo inoltre che la Cardiochirurgia pediatrica in Sicilia è nata proprio al Centro Cuore.

Il futuro è roseo! Il Centro è oggi un Centro di eccellenza riconosciuto da tutti. Trattiamo tutte le patologie cardiache e vascolari tramite la chirurgia tradizionale, la mini-invasiva e di recente anche tramite la tecnica percutanea per la valvola aortica e la mitrale nonché l’endovascolare”.

 

In questi 25 anni trascorsi a Pedara c’è stata una cosa che l’ha delusa profondamente almeno dal punto di vista professionale?

“Il non pieno riconoscimento della presenza dell’Ospedalità privata Accreditata nella Rete dell’Emergenza, nel nostro caso Rete dell’Infarto. Esempio: un cittadino colpito da infarto nell’area del comune di Pedara o comuni limitrofi non può, tramite il 118, afferire al Centro Cuore, semmai può afferirvi dopo che il 118 ha accertato non disponibilità al Cannizzaro o al Vittorio Emanuele.

Perdita di tempo non utile al successo della prestazione. Per converso al Nord Italia molte sono le strutture private accreditate inserite nelle reti”.

 

Dott. Tribastone entriamo adesso un po’ nel suo privato. Parliamo della sua famiglia.

“Sono il padre felice di due ragazze. Nessuna delle due ha seguito la mia strada, una è architetto l’altra laureata in economia. Ma va bene così, di medici in famiglia ne basta uno”.

 

Un’altra domanda personale, alla quale naturalmente può non rispondere: ha  appartenenza politica?

“Nessuna appartenenza, non appartengo, non sono mai appartenuto e non apparterrò mai a nessun partito. Politicamente sarei un moderato riformista. Ecco, questa è la definizione giusta”.

 

Chiudiamo con le sue passioni, con gli hobby. Fa qualche sport?

“No, niente sport, non mi interessa particolarmente e poi non ne avrei materialmente il tempo. Invece amo la musica, amo ascoltarla. E poi sono un patito del web, ho realizzato vari siti e il computer è il compagno di tutto il mio tempo libero”.

 

GIGI MACCHI

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