Il Centro Cuore Morgagni di Pedara si stringe in religiosa preghiera in occasione della Santa Messa celebrata da S.E. Arcivescovo Metropolita Luigi Renna, assistito da Don Antonio Sapuppo, bioeticista e presidente regionale della Lega italiana per la Lotta ai Tumori, Don Alfio Bruno, salesiano di Don Bosco e Don Ugo Rapicavoli, parroco in Pedara.
La funzione religiosa si è svolta sabato 23 novembre 2024, in occasione dell’inaugurazione della Cappella Aziendale intitolata al Prof. Giuseppe Moscati, clinico medico, Santo della Romana Chiesa.
La Santa Messa, celebrata presso l’Aula “Passanisi”, ha raccolto in celebrazione eucaristica il personale del Policlinico Morgagni di tutti i Presidi e le Autorità locali tra cui il sindaco di Pedara architetto Alfio Cristaudo, il sindaco di Valverde Domenico Caggegi.
Apprezzata la partecipazione dell’On. Anthony Barbagallo, già sindaco di Pedara e del Prof. Massimo Libra, presidente Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI).
Ai pazienti è stata indirizzata la Preghiera dei Fedeli, a cura della rappresentanza di tutti i ruoli, per sottolineare la partecipazione di tutte le professionalità, che fanno la qualità del Policlinico Morgagni.
Preghiera dei Fedeli
Centralinista (lettura di Angela Patanè)
O Signore alimenta il nostro rispetto e comprensione sin dal primo contatto telefonico con l’infermo che si affida alla nostra struttura. Noi ti preghiamo.
Operatrice Cucina (lettura di Simona Nicosia)
O Signore assistici nella buona confezione dei pasti si da rendere ai nostri ospiti meno greve il momentaneo distacco dalla famiglia e dalle abitudini quotidiane. Noi ti preghiamo.
Segretaria (lettura di Domenica Pezzino)
O Signore aiutaci ad accogliere le preoccupazioni e le pene dei nostri pazienti, anche oltre le nostre competenze professionali e con la generosità che ci deve contraddistinguere come cristiani. Noi ti preghiamo.
Infermiera (lettura di Ludovica Adornetto)
O Signore fa che possiamo ben assistere tutti coloro che stanno per lasciare questo mondo: aiutaci ad accompagnarli alla morte in moto dignitoso, liberandoli se possiamo dalla sofferenza fisica e morale. Noi ti preghiamo.
Infermiere (lettura di Domenico Sanfilippo)
O Signore fa che possiamo accogliere ogni lamento e qualche volta anche il pianto di coloro che soffrono nell’animo e nel fisico: fa che non ci stanchiamo mai e non cerchiamo la nostra soddisfazione professionale. Noi ti preghiamo.
OSA (lettura di Teresa Cutugno)
Signore fa che abbiamo il coraggio e la forza di far capire a chi a volte è disperato, che esiste una barca nella quale noi ci siamo rifugiati, la speranza che salva e promette la felicità eterna. Noi ti preghiamo.
Laboratorista (lettura di Maria Grazia Sorbello)
O Signore, aiutaci con il nostro impegno remoto in laboratorio, per agevolare le corrette scelte del diagnosta e dell’operatore. Noi ti preghiamo.
Cardiologo (lettura di Margherita Ministeri)
Giuseppe Moscati, Professore di Clinica Medica, primario Ospedale dei Pellegrini, Napoli (1880 – 1927). Proclamato Santo da Giovanni Paolo II il 25 ottobre 1987.
<<Abbiate, nella missione assegnatavi dalla Provvidenza, vivissimo sempre il senso del dovere: pensate cioè che i vostri infermi hanno soprattutto un’anima, a cui dovete sapervi avvicinare, e che dovete avvicinare a Dio; pensate che vi incombe l’obbligo di amore allo studio, perché solo così potrete adempiere al grande mandato di soccorrere le infelicità>>. Noi ti preghiamo.
Anestesista (lettura di Giulia Garofalo)
Antonio Gasbarrini, Clinico medico (1882 – 1963)
<< La medicina che vuole essere umana deve rivolgersi alla persona tutta intera, corpo e anima cosciente delle sue esigenze tecniche come delle sue responsabilità morali>>
Noi ti preghiamo.
Chirurgo (lettura di Alessandro Armaro)
Harrison’s Principi di Medicina, prima Edizione, 1950
<<Nessuna opportunità più grande, responsabilità più grande, ed impegno più grande può ricadere sulle spalle di un uomo come quella di decidere di fare il medico. La professione medica richiede competenza tecnica, conoscenza scientifica e comprensione umana. Colui che userà queste armi con umiltà, intelligenza e saggezza renderà un servizio unico al suo fratello uomo e costruirà in se stesso un carattere duraturo. Un medico non può chiedere al proprio destino nulla più di questo, ne accontentarsi di niente di meno>>.
Noi ti preghiamo.
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