Prof. Claudio Cinà – il benessere vascolare

13 Settembre 2021

Abbiamo intervistato il Prof. Claudio Cinà, professionista del Policlinico Morgagni che opera presso il Centro Cuore Morgagni a Pedara, chirurgo vascolare che vanta una esperienza in interventi complessi di chirurgia tradizionale, endovascolare e mini-invasiva. Specializzatosi in Nord America, Massachusetts General Hospital ed Harvard Medical School ha lavorato nelle più prestigiose strutture ospedaliere canadesi. Ci ha spiegato l’importanza di corretti stii di vita e della prevenzione per garantire una perfetta salute vascolare, in cosa consiste un accuato screening e eventuali test diagnostici da eseguire.

Le malattie cardiovascolari sono in gran parte prevenibili, in quanto riconoscono, accanto a fattori di rischio non modificabili (età, sesso e familiarità), anche fattori modificabili, legati a comportamenti e stili di vita (fumo, alcol, scorretta alimentazione, sedentarietà) spesso a loro volta causa di diabete, obesità, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa. Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili del 34,8% di tutti i decessi, 31,7% nei maschi e 37,7% nelle femmine (fonte Ministero della Salute aprile 2021).

Prof Cinà, spesso si identifica il chirurgo vascolare come il chirurgo delle vene o quello che opera le arterie delle gambe, potrebbe dirci qual è la funzione del chirurgo vascolare oggi.

Le malattie vascolari sia delle vene che delle arterie, colpiscono milioni di persone, e la salute vascolare è la scienza che si occupa della prevenzione e del trattamento di queste malattie.

Un tempo i chirurghi vascolari si occupavano solamente di trattare con la chirurgia le conseguenze avanzate delle malattie vascolari. Nel XXI secolo, la figura del chirurgo vascolare è cambiata in quella di uno specialista della salute vascolare. Questo specialista ha a sua disposizione le armi per prevenire le malattie vascolari, ottimizzare il trattamento medico e nei casi estremi utilizzare le metodiche chirurgiche meno invasive per trattarne le complicanze.

Ha parlato della prevenzione delle malattie vascolari. Potrebbe spiegare in più dettagli, e praticamente, in cosa consiste questa prevenzione?

La salute dei vasi e la prevenzione delle malattie vascolari e si basa essenzialmente su tre pilastri:
a) Norme igienico dietetiche;
b) Screening delle malattie vascolari;
c) Terapia medica preventiva o curativa.

Cosa intende per ‘Norme igienico dietetiche’?

Significa prendersi cura dello stile di vita e dei fattori di rischio dell’individuo. Il chirurgo vascolare si occupa anche di spiegare gli effetti negativi di certe scelte dietetiche, del tabagismo, dell’obesità e della sedentarietà. Facciamo un esempio pratico. Spesso si sente dire che le uova aumentano il rischio di malattie vascolari. Ma questa affermazione è vera? IL chirurgo vascolare e quindi lo specialista della salute vascolare può spiegare invece che questa affermazione è incorretta e che mangiare uova per esempio non aumenta il rischio di malattie cardiovascolari nelle persone con pre-diabete e diabete di tipo 2. Una dieta sana è quella mediterranea che contiene i macronutrienti, ma i cui grassi siano bilanciati.

A proposito di dieta si sente spesso parlare di ridurre le proteine della carne perché dannose. È vero? e come ottenere un adeguato apporto proteico particolarmente nelle persone anziane che spesso hanno una riduzione della massa muscolare?

Per prima cosa dobbiamo capire perché abbiamo bisogno di proteine. Il nostro corpo le usa per costruire muscoli e organi, fornire ossigeno alle cellule di tutto il corpo e mantenere il sistema immunitario funzionante.
La maggior parte delle persone dovrebbe ottenere non meno del 10% delle calorie giornaliere dalle proteine. Sono circa 56 grammi per un uomo (basato su 2.000 calorie al giorno) e 43 grammi per una donna (1.800 calorie al giorno). Nella nostra cultura si associa l’assunzione di proteine alla carne. Tuttavia, la carne può contribuire all’aumento del peso, della pressione arteriosa e del colesterolo. Si possono ottenere proteine anche da altri alimenti, come yogurt, uova, fagioli e verdure. In effetti, le verdure possono dare tutto il necessario se si conoscono le caratteristiche degli alimenti e cosa possono offrire. Per esempio, ottime sorgenti di proteine sono i semi di soia, fagioli, lenticchie, piselli patate e broccoli, funghi, grano turco, carciofi etc

Prof. Lei ha parlato di screening vascolari, quali esami di screening prendere in considerazione e perché sottoporsi a screening vascolari?

Le malattie vascolari costituiscono la principale causa di morte nel mondo occidentale. Queste patologie comportano un restringimento dei vasi sanguigni, bloccando il passaggio del sangue verso il cervello e altre parti del corpo; possono essere causa di aterosclerosi, ictus o infarti dai seguiti spesso nefasti. È dunque fondamentale informarsi su quali sono i soggetti a rischio, e su come prevenire l’insorgenza di problemi vascolari.
I pazienti che presentano uno o più dei seguenti fattori di rischio hanno più probabilità di sviluppare patologie vascolari:
• Storia familiare di malattie che colpiscono i vasi sanguigni;
• Parenti stretti che hanno avuto aneurismi dell’aorta addominale;
• Tabagismo;
• Diabete;
• Dieta incorretta e ricca di grassi;
• Consumo abituale di alcool;
• Colesterolo alto o basso colesterolo HDL;
• Ipertensione arteriosa;
• Obesità;
• Mancanza di attività fisica;
• Presenza di patologie cardiache;
• Età adulta (oltre 45 anni).
In presenza di tali fattori di rischio, è opportuno valutare di sottoporsi a uno screening vascolare. Lo scopo dello screening vascolare è di prevenire l’insorgenza di patologie legate al sistema circolatorio, e di diagnosticare per tempo la malattia laddove si sia già sviluppata.

Come si svolge uno screening vascolare?
Lo screening vascolare comprende, prima di tutto, un’accurata visita specialistica, sulla base della quale il medico valuterà quali test diagnostici sono appropriati per lo specifico individuo.
Durante il primo incontro, il medico specialista:
• Esegue una valutazione dello stile di vita, incluso il tabagismo, l’attività sportiva e le abitudini alimentari; e della storia clinica familiare di patologie cardiologiche.
• Esegue un esame fisico completo che comprende anche la pressione arteriosa e il peso;
• Richiede specifici esami di laboratorio per esplorare il metabolismo glicidico e lipidico, e altri fattori di rischio metabolico.
I dati raccolti vengono quindi inseriti in un software che valuta il rischio di malattie cardiovascolari, incluso infarti del miocardio, ictus e amputazioni.
Quali tipi di esami possono essere prescritti?
Vi sono diversi test di screening che possono essere utilizzati a secondo dei fattori di rischio individuali del paziente:
• Doppler Carotideo utilizzato per lo screening delle stenosi carotidee, cioè dei restringimenti delle arterie che vanno al cervello, e che possono causare un ictus.
• Ecografia addominale per esplorare il diametro dell’aorta, il più grande vaso sanguigno presente nell’addome, il quale talvolta si dilata causando un aneurisma.
• Indice caviglia/braccio (chiamato anche indice di Winsor), che serve per lo screening della malattia occlusiva arteriosa vascolare periferica; questa patologia comporta il blocco dei vasi sanguigni nelle gambe.
• Misurazione della pressione tramite uno Sfigmomanometro;
• Holter pressorio, tramite l’uso di un misuratore di pressione portatile, utilizzato per registrare la pressione arteriosa ogni mezz’ora nel corso di 24 ore.
• Ecocardio color-doppler, che permette di visualizzare l’anatomia del muscolo cardiaco tramite l’uso degli ultrasuoni. Questo test fornisce informazioni sulla forza di contrazione del cuore e della funzione delle sue valvole.
• L’Elettrocardiogramma da sforzo studia l’attività elettrica del cuore mentre si svolge uno sforzo fisico e quindi esplora le riserve del cuore in condizioni di stress
Professore per quanto riguarda la terapia medica, mi ha incuriosito il fatto che lei ha parlato di terapia medica preventiva e curativa di cosa si tratta?

Per prima cosa è importante e necessario capire che la chirurgia vascolare, in tutte le sue forme, rappresenta il trattamento della crisi e non la cura della malattia vascolare. A cura della malattia è affidata alla terapia medica. La terapia medica preventiva si basa sull’uso di farmaci specifici che riducono la pressione sanguigna, bloccano la funzione delle piastrine, come l’aspirina e il clopidogrel, e abbassano il colesterolo cattivo, come le statine. A quest’ultimo proposito ci sono individui che non riescono a tollerare le statine ma fortunatamente adesso sono disponibili diversi nuovi farmaci che sono molto efficaci nel ridurre il colesterolo cattivo. La distinzione tra terapia preventiva e terapia curativa è un po’ artificiale, ma anche qui ci sono delle grosse novità che mi hanno portato a fare questa suddivisione. Infatti, un recente studio, lo studio COMPASS, ha dimostrato che nuovi farmaci usati in pazienti con malattie vascolari già conclamate, sono in grado di ridurre in modo efficace e incontrovertibile l’incidenza di ictus, infarti del miocardio e amputazioni.

Può prenotare e/o richiedere info al Centro Cuore Morgagni cliccando su questo link:
https://policlinicomorgagni.it/it/richiesta-prenotazione-pd

Dove ci troviamo: Via della Resistenza, 31, 95030 Pedara

Intervista a cura di Emilia Campanile
comunicazione@morgagni.it

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