IL NUOVO PRESIDIO MORGAGNI – LA CASA DI CURA DI STEFANO VELONA

25 Settembre 2019

IL NUOVO PRESIDIO MORGAGNI – LA CASA DI CURA DI STEFANO VELONA

Sorge nel cuore della città, in piazza Roma. Di fronte c’è una scuola, l’istituto tecnico industriale, accanto la Villa Bellini, alle spalle la via Etnea. Dunque è in pieno centro e facilmente raggiungibile. La clinica Di Stefano Velona, nuova acquisizione Morgagni, è destinata a ritrovare la popolarità che l’ha caratterizzata nei suoi 114 anni di vita.

Questa casa di cura è infatti la più antica fra le esistenti a Catania, fra le più antiche di tutta la Sicilia. Ha una storia ricca di momenti che ne hanno fatto un simbolo della grande sanità italiana. Fin dalla sua fondazione, ad opera di Nunzio Di Stefano nel 1905, ad oggi, che è diventata il terzo presidio Morgagni, questa casa di cura ha visto avvicendarsi, anche nel corso delle due grandi guerre, al suo interno chirurghi di fama che al tempo illustravano anche l’ospedalità pubblica e la facoltà di Medicina dell’Università. Ricordiamo il già citato fondatore, il prof. Nunzio Di Stefano, catanese ma di formazione di scuola chirurgica napoletana, per diverso tempo anche ad Heidelberg quando dominavano le scuole tedesche nella sperimentazione delle tecniche di resezione gastrico-enterica e non solo. La casa di cura catanese ospitò per molto tempo anche il prof. Achille Mario Dogliotti di scuola torinese e il prof. Raffaele Brancati, siracusano ma di scuola romana, entrambi clinici nell’ateneo catanese. Per ultimo, ma solo per cronologia, ricordiamo il prof. Gioacchino Di Stefano Velona, figlio del fondatore, di scuola milanese, patologo chirurgo nella facoltà di Medicina dell’università di Catania.

Ma torniamo al presente, oggi si guarda al futuro, soprattutto all’oftalmologia.

La casa di cura è già operativa e al suo interno lavorano 23 medici e 11 infermieri. Ma questi numeri sono destinati ad aumentare sensibilmente.

La struttura sorge in un palazzo di tre piani, dispone di tre sale operatorie e di un piano destinato alle degenze. Nel 1963 l’edificio fu ristrutturato e ampliato, poi ulteriormente rimodernato dai nipoti del prof. Gioacchino Di Stefano Velona, Nunzio, Anna Lea, Ornella e Corrado, conservando all’interno dello stabile lo stile Liberty iniziale.L’abbiamo visitata, guidati dal dott. Antonio Rapisarda, riferimento clinico della casa di cura. Abbiamo verificato la presenza di numerosi pazienti nelle varie sale d’attesa. Abbiamo apprezzato il garbo e l’attenzione dimostrati dai dipendenti nei confronti dei pazienti in attesa di essere visitati e dei loro familiari.

Insomma la grande storia che ha caratterizzato la Di Stefano Velona in oltre un secolo di vita, sembra destinata a riservare altre pagine ricche di momenti straordinari che non potranno che fare il gran bene della sanità in Sicilia.

GIGI MACCHI

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