L’intervista – Dr. Pietro Battaglia

28 Settembre 2018

L’intervista – Dr. Pietro Battaglia

Il 1999 per il gruppo Morgagni è stato un anno indimenticabile. In quell’anno infatti, alla fine del ventesimo secolo, fu avviato il servizio di terapia intensiva, un servizio divenuto nel corso degli anni, uno dei servizi fondamentali, essenziali, offerti dalla casa di cura agli utenti. Responsabile della terapia intensiva targata Morgagni è il dott. Pietro Battaglia, anestesista, gelese, trapiantato a Catania da oltre cinquant’anni.

 

Dott. Battaglia da quanti anni lavora nel gruppo Morgagni?

Da più di trent’anni. Era infatti il 1988 quando arrivai qui prendendo servizio al Centro Cuyore di Pedara come anestesista nel gruppo di cardiochirurgia. A Pedara sono rimasto per dieci anni, quindi nel ‘99 l’avvio del servizio di terapia intensiva nel presidio catanese di cui sono responsabile”.

 

Fu un anno fenomenale quel 1999. L’avvio di un servizio di terapia intensiva segnò l’inizio di una importante era sanitaria per il gruppo Morgagni…

“Sì, fu un evento straordinario al successo del quale contribuì un eccezionale gruppo di infermieri guidato da Lucia Leontino. Si aprirono orizzonti fenomenali per la struttura di cui orgogliosamente faccio parte da oltre trent’anni. La nostra terapia intensiva, per la quale sono disponibili ben nove posti letto, è al servizio dei pazienti, dei medici chirurghi e di supporto perfino alle realtà ospedaliere di Catania e provincia. Siamo di importante supporto infatti anche per gli ospedali Cannizzaro e Vittorio Emanuele. Lavoriamo tanto ma siamo felici per la fiducia e la stima che ci siamo guadagnati negli anni nell’ambito della sanità siciliana”.

 

Quali problemi ha comportato la realizzazione di questo servizio di terapia intensiva?

“Innanzitutto quello di una formazione ad hoc per il perdsonale sanitario, medico e infermieristico. Abbiamo tanto studiato in quei primi anni per essere all’altezza della situazione, delle aspettative che riponeva in noi soprattutto la direzione sanitaria del gruppo Morgagni. Credo di poter dire con certezza che non abbiamo tradito queste attese. La terapia intensiva del gruppo Morgagni è, come dicevo prima, una realtà consolidata nel panorama sanitario del territorio siciliano”.

 

Com’è organizzato il servizio?

“Al servizio lavoriamo sette medici e 15 infermieri e offriamo la disponibilità di nove posti, ai quali possono accedere tutti i chirurghi del gruppo: L’organizzazione è buona anche se ovviamente perfettibile. Ma non ci lamentiamo. La direzione ci ha sempre messo a disposizione tutti gli strumenti per far fronte al meglio alle nostre esigenze. La formazione degli operatori funziona e non ci sono carenze di alcun tipo”.

 

Dott. Battaglia, sua moglie è la dott.ssa Salvatrice Ficicchia, anche lei anestesista. Dunque anche in casa, fuori da qui, respira aria medica di primo livello…

“Beh sì, è chiaro. E a quest’aria non hanno resistito i nostri figli che hanno scelto strade totalmente diverse. La ragazza lavora in Lussemburgo per una importante società internazionale che si occupa di revisione dei conti. Il figlio maschio invece è ingegnere informatico e anche per lui ci sono importanti prospettive di carriera”…

 

GIGI MACCHI

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